Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi 2023

L’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi di CGPA Europe ha compiuto dieci anni e li dimostra: grazie alla qualità delle analisi che propone dal 2014 è infatti diventato un punto di riferimento sui temi chiave della distribuzione.

L’edizione 2023 ha tenuto fede alla missione di strumento essenziale per informarsi e riflettere. Oltre a riportare le sentenze dei tribunali europei rilevanti per l’intermediazione assicurativa e i dati sul mercato assicurativo globale, l’Osservatorio approfondisce tre temi: le forme di collaborazione tra intermediari assicurativi nei singoli Paesi europei; il crescente ruolo delle Managing General Agency (MGA); la normativa applicabile in Italia nel collocamento delle polizze unit-linked e index-linked e le responsabilità degli intermediari.

L’Osservatorio 2023 analizza anche i sinistri di responsabilità civile professionale denunciati dagli assicurati di CGPA Europe dal 2014 al 2022, un arco temporale abbastanza ampio per determinare tendenze strutturali e individuare soluzioni preventive.

L’evento di presentazione, tenutosi a Milano il 19 ottobre 2023, ha offerto, come sempre, numerosi spunti d’interesse. Lorenzo Sapigni, Rappresentante Generale per l’Italia ed European Underwriting & Claims Director di CGPA Europe, ha introdotto i lavori analizzando le criticità che gli intermediari sono chiamati oggi ad affrontare. Patrizia Contaldo, Professore di Economia delle polizze vita e dei fondi pensione e Direttore dell’Osservatorio sul mercato assicurativo dell’Università Bocconi di Milano, ha presentato una relazione sul modello di gestione e sul rischio reputazionale. Maria Rosa Alaggio, Direttore responsabile di Insurance Review, ha intervistato sulle sfide che attendono gli intermediari europei Jean-François Mossino, Presidente Commissione Agenti BIPAR.

La chiusura è stata riservata a un confronto tra intermediari, moderato da Maria Rosa Alaggio, su Gestione del cliente e competitività degli intermediari: come trasmettere il valore dell’assicurazione. Un tema decisivo, oggi e in prospettiva, per agenti e broker.

Basta la sola parola valore per indicare la prova (forse la più importante) che agenti e broker dovranno affrontare nel prossimo futuro. Con la digital transformation che sta rivoluzionando stili di vita e modelli di consumo consolidati imponendo nuovi modelli di business, bisognerà dimostrare che l’intermediazione professionale incorpora un valore non sostituibile dalla tecnologia: non basta un clic, insomma, per coprire i rischi di un’attività professionale, imprenditoriale o della vita privata familiare.

Il valore va però reso concreto e dimostrato con la qualità. Un’operazione non semplice, se si considerano gli ostacoli di diversa natura con i quali agenti e broker devono misurarsi (eccesso di regolazione con i conseguenti impatti operativi, complessità dei nuovi rischi, vincoli economici posti dalle compagnie).

Alla tavola rotonda degli intermediari ha partecipato, come ormai da tradizione, anche il Presidente di AIBA, Flavio Sestilli – di seguito è riportata la sintesi del suo intervento incentrato sull’impatto della nuova normativa europea.

“In Europa si valorizza molto il ruolo della consulenza indipendente, anche nei rami Danni, collegandola ai profondi cambiamenti in atto nella società nel suo complesso. È, questa, un’attività caratteristica dei broker, che avranno un ruolo importante da svolgere”.

“Le modifiche contenute nella cosiddetta direttiva Omnibus, nell’ambito della direttiva RIS (Retail Investment Strategy), che la Commissione Europea ha definito nel maggio scorso, da un lato responsabilizzano molto l’intermediario, dall’altro comprimono la possibilità di un’adeguata remunerazione del proprio lavoro. È necessario trovare un punto di equilibrio tra queste due tendenze, anche e soprattutto in un Paese fortemente sotto assicurato come l’Italia. In ambito BIPAR, per esempio, si discute sul termine inducement (remunerazione) che non corrisponde, in realtà, al concetto di provvigione ed è diversamente interpretato nei Paesi; in Francia, per esempio, è interpretato come retrocessione”.

“Importante, tra le nuove norme destinate a impattare sulla distribuzione assicurativa, anche il regolamento DORA
(Digital Operational Resilience Act) sulla resilienza digitale, secondo il quale tutte le imprese, compresi gli intermediari, devono prevenire e mitigare le minacce informatiche”.

“I cambiamenti dello scenario in cui oggi si fa business, cito il clima ma si potrebbe parlare anche di rischi in rapida evoluzione come il cyber, o di temi sociali e di governance, aprono spazi vastissimi per la consulenza assicurativa dei broker, principalmente alle PMI. Un esempio che deriva da quanto accaduto di recente: i dati dicono che, in Lombardia, il vento e la grandine di fine luglio costeranno più dell’alluvione in Emilia. Affrontare questi fenomeni richiede una maggiore preparazione e un lavoro congiunto con le compagnie. Sarà, sotto il profilo assicurativo, una grande sfida e un grande impegno professionale”.

Per un approfondimento dei temi trattati nell’Osservatorio si rimanda al sito web di CGPA Europe nella sezione Osservatorio, dove sono disponibili l’intera pubblicazione, la relazione della prof.ssa Contaldo, la registrazione integrale dell’evento e le foto della giornata.

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