Temporanea Caso Morte: premio costante o premio variabile, quale scegliere?

Nel mondo assicurativo, quando si parla di coperture TCM si fa riferimento alle polizze “Temporanee Caso Morte” stipulate al fine di proteggere i beneficiari designati da eventuali imprevisti che possono portare alla prematura scomparsa dell’assicurato, permettendo così di garantire un capitale concordato al momento della sottoscrizione.

La percezione di questo tipo di rischio è particolarmente sentita nei mercati esteri dove la propensione a sottoscrivere queste tipologie di coperture è nettamente superiore.

La situazione nel mercato italiano è ben diversa, sebbene il numero degli operatori e quello delle possibili scelte non siano trascurabili.

Queste polizze possiedono un enorme potenziale di espansione.

Ad oggi, la distribuzione delle polizze TCM nel mercato italiano è limitata a due fattispecie prevalenti: coperture sottoscritte a fronte della richiesta da parte dell’istituto di credito che eroga il mutuo o il finanziamento a tutela dello stesso, oppure nel caso di coperture collettive strettamente correlate alla tutela di determinati ruoli aziendali (es. Dirigenti), previste obbligatoriamente dalla contrattazione fra le parti interessate.

In misura limitata rispetto alla totalità della popolazione esposta, vi sono persone particolarmente avverse al rischio che decidono di sottoscrivere volontariamente una copertura TCM. La durata media di queste coperture è decennale e la modalità di sottoscrizione è a premio costante.

Spesso però, la determinazione della durata è influenzata da ragioni di tipo economico:

optando per la modalità di sottoscrizione a premio costante, quest’ultimo è il risultato di una media calcolata in relazione al cumulo dei premi che il cliente dovrà sostenere nell’arco dell’intera durata contrattuale. Vi è infatti una stretta correlazione fra il premio medio e la durata. Maggiore è la durata contrattuale, maggiore sarà il premio medio da sostenere. Questo porta il cliente a preferire una durata inferiore per contenere il costo sottoscrivendo di fatto una copertura assicurativa non aderente alle proprie esposizioni.

Inoltre, l’esigenza di protezione dell’assicurato alla scadenza naturale del contratto potrebbe non essersi esaurita, con la conseguenza di dover sottoscrivere una copertura ex novo esponendosi all’eventualità che, qualora dalla sottoscrizione del primo contratto si fossero manifestati nel corso del tempo aggravamenti del rischio di particolare entità, il processo di sottoscrizione risulterebbe più complesso e nei casi più estremi il cliente potrebbe risultare non più assicurabile.

Particolare attenzione va dedicata alla presenza di prodotti TCM che, oltre alla possibilità di sottoscrivere a premio costante, prevedono la facoltà di sottoscrivere a premio naturale o variabile.

Il premio in questo caso è calcolato puntualmente per ogni anno di validità della polizza in funzione dell’età anagrafica dell’assicurato alla ricorrenza annuale garantendo una continuità di copertura che va ben oltre i 10 anni di durata media.

L’assicurato in questo caso può sottoscrivere la copertura, tarata in funzione delle proprie esigenze, per lunghi periodi temporali, a fronte di un premio commisurato alla propria esposizione, che può decidere di terminare quando preferisce qualora l’esigenza venga meno.

Una Compagnia specializzata nella distribuzione di prodotti a premio naturale è Afi Esca che agevola i propri partner con soluzioni peculiari, di elevata qualità e totalmente personalizzabili.

In conclusione, risulta evidente come la scelta di stipulare una polizza TCM a premio variabile rappresenti un vantaggio sia per l’intermediario che per l’assicurato in termini di garanzie e benefici.

Il distributore, infatti, potrà offrire ai propri clienti un prodotto altamente consulenziale e godere di commissioni crescenti in funzione del premio pagato.

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