Contributo di Pietro Negri, Segretario Generale di AIBA –
Ancora oggi la conoscenza dei rischi e la loro valutazione non contempla, più di tanto, variabili di sostenibilità ESG: utilizzare questi (relativamente nuovi) parametri, tuttavia, può essere molto utile a ottimizzare la gestione del rischio, a evitare un atteggiamento eccessivamente prudenziale e conservativo, a effettuare scelte di investimento molto più consapevoli e, in ultima analisi non meno rilevante, a mitigare i rischi e le potenziali conseguenze.
Per intraprendere questa strada serve però, innanzitutto, un diverso approccio culturale in grado di motivare profondamente coloro che svolgono tale ruolo sviluppando una conoscenza approfondita, cercando di comprendere la natura di questi dati e la loro stretta correlazione con la possibilità che l’evento dannoso previsto nella copertura assicurativa possa o meno avverarsi e secondo quale intensità e frequenza.