La consulenza? È decisiva ma va maneggiata con cura

Il Centro Studi Intermediazione Assicurativa (CESIA), l’istituzione promossa da CGPA Europe, ha dedicato alla regolamentazione della consulenza professionale e ai suoi effetti una parte importante dell’attività svolta nel 2021. L’Annual Report, appena pubblicato, ricostruisce la materia con indicazioni utili per gli intermediari.

La consulenza è, da sempre, la componente che contraddistingue l’offerta degli intermediari professionali, servizio che contribuisce a renderli il perno del sistema distributivo assicurativo nazionale. Ed è il vero vantaggio competitivo nell’epoca della digital transformation. Fin qui, c’è poco da obiettare. I problemi sorgono quando si va ad analizzare come la prestazione della consulenza è disciplinata dalla normativa europea e da quella nazionale che l’ha recepita. Il quadro è decisamente confuso, i dubbi applicativi sono numerosi e, di conseguenza, lo sono i potenziali rischi per gli intermediari. Un buon motivo per aprire il confronto tra gli intermediari professionali, le compagnie che ne assicurano i rischi di responsabilità civile professionale e gli accademici del diritto assicurativo. È quanto ha fatto nel 2021 il Centro Studi Intermediazione Assicurativa (CESIA), l’istituzione promossa da CGPA Europe, che ha dedicato alla consulenza uno dei due Laboratori degli Intermediari dell’anno (il Laboratorio degli Intermediari è, con il Comitato Scientifico, uno dei due organi in cui si articola il Centro Studi).

L’Annual Report 2021 del CESIA, presentato giovedì 26 maggio a Roma, spiega gli elementi chiave della regolamentazione e offre indicazioni utili agli intermediari. La pubblicazione, giunta alla sesta edizione, approfondisce anche il nuovo sistema sanzionatorio di IVASS, entrato in vigore con il recepimento nell’ordinamento italiano della direttiva europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi (IDD) ma con implicazioni non ancora del tutto note agli intermediari assicurativi professionali.

“La normativa sulla consulenza esemplifica la complessità che oggi caratterizza lo scenario in cui operano gli intermediari generando spesso comportamenti difensivi, per esempio la rinuncia a perseguire un’opportunità perché se ne ritengono eccessivi i rischi”, ha dichiarato Lorenzo Sapigni, Rappresentante Generale per l’Italia di CGPA Europe ed European Underwriting & Claims Director di CGPA Europe. “Il CESIA vuole essere un riferimento nel percorso di adattamento di agenti e broker all’evoluzione del mercato. Un luogo dove analizzare i cambiamenti e raccogliere elementi, magari da approfondire e discutere con le imprese di assicurazione, per rendere gestibile l’applicazione della normativa sotto il profilo della responsabilità professionale. Il CESIA ha, insomma, l’ambizione di supportare gli intermediari nella conservazione della centralità che occupano nel sistema distributivo”.

La presentazione dell’Annual Report 2021 è stata seguita da una tavola rotonda, moderata da Maria Rosa Alaggio, direttrice di Insurance Connect, alla quale ha partecipato Luca Franzi De Luca, presidente AIBA. “I rischi evolvono e si ampliano sempre più rapidamente anche per effetto della transizione digitale, che riguarda non solo le imprese, ma tutti gli aspetti della vita delle persone”, ha dichiarato il presidente. “In un contesto così volatile e mutevole, il ruolo consulenziale del broker è un fondamentale stimolo alla cultura del rischio e alla consapevolezza dei rischi stessi, ma assume anche una valenza centrale in termini di conoscenza di quelli che sono i limiti del mercato assicurativo nell’elaborare risposte ai rischi emersi o emergenti, per poter guidare persone e aziende nelle scelte più opportune di trasferimento o mitigazione dei rischi non prevedibili”.

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