Ogni anno sono più di 1.000 i casi di danno all’ambiente che si verificano in Italia. La gran parte di questi, il 73%, potrebbe essere evitata intervenendo sulle due maggiori cause di questi eventi: la scarsa attenzione da un parte, l’errore umano dall’altra.
Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Riscrivere le priorità per la tutela dell’ambiente e della nostra salute” realizzato dal consorzio di coriassicurazione Pool Ambiente e presentato lo scorso martedì presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.
Come AIBA abbiamo contribuito alla realizzazione del report e partecipato nella persona del Presidente Flavio Sestilli all’evento di presentazione della ricerca.
Nel corso dei lavori, Sestilli ha sottolineato il ruolo cardine degli intermediari assicurativi anche in questo ambito.
La carenza di una reale cultura in tema di inquinamento ambientale da parte delle imprese è oggi probabilmente l’ostacolo principale a un vero cambio di passo rispetto ai danni ambientali: solo lo 0,45% di loro infatti, sottolinea il report, ha sottoscritto una polizza assicurativa.
È in questo contesto che il Broker assicurativo può dispiegare al meglio il suo ruolo di partner strategico dell’impresa, effettuando un’approfondita analisi della sua effettiva esposizione al rischio e affiancandone i decisori nell’individuazione delle soluzioni assicurative più efficaci e su misura. Non solo: i Broker possono anche stimolare le imprese a lavorare in prevenzione, dotandosi delle opportune strategie così come dei presidi e dei meccanismi idonei sia per contenere il danno ex post sia per prevenirlo.
Al contempo, il Broker, rappresentando al settore assicurativo le esigenze di protezione delle aziende, favorisce l’innovazione dei prodotti offerti, spingendo il mercato verso la costruzione di strategie che possano offrire risposte all’avanguardia di fronte ai nuovi scenari di rischio.
Questo assume ancor maggiore rilevanza alla luce della nuova disciplina NatCat che ha introdotto l’obbligo di assicurazione per le imprese contro gli eventi catastrofali: una norma che sottolinea come le aziende siano e saranno crescentemente chiamate a percorrere con determinazione la strada della sostenibilità. L’integrazione dei fattori ESG da parte dei player del tessuto produttivo diventerà infatti in misura crescente, oltre che un atto di responsabilità, un vero e proprio driver di competitività, attrattività e solidità sul mercato.
La promozione della cultura del rischio – di tutti i tipi di rischio, proprio a partire da quelli legati all’ambiente e alla sostenibilità – è missione cruciale di AIBA, che attraverso la formazione dei propri Broker e lo sviluppo di sinergie con tutti gli stakeholder persegue con determinazione l’obiettivo di aumentare il livello di protezione e sicurezza delle persone, delle imprese, delle risorse naturali e dell’intera collettività.