In una recente lettera di AIBA al Presidente IVASS Luigi Federico Signorini l’Associazione dei broker ha portato all’attenzione del regolatore italiano i diversi problemi legati al recepimento e all’applicazione in Italia della direttiva europea sulla distribuzione assicurativa.
In primis, rispetto ai clienti. Se la recente direttiva IDD (Insurance Distribution Directive) ha l’obiettivo dichiarato di semplificare la comprensione e quindi l’accesso alle polizze assicurative, introducendo un documento sintetico – il DIP – che riassuma gli elementi chiave per comprendere il contenuto di una polizza, l’applicazione in Italia si è però tradotta in una grande occasione persa.
Ad oggi, infatti, si è prodotto un aumento esponenziale dei documenti informativi da fornire al cliente che vuole acquistare una polizza, senza risolvere il problema dell’eccessiva verbosità e del tecnicismo con cui questi sono scritti.
E sarebbe proprio questo il problema principale che i consumatori riscontrano con le polizze assicurative e che li spinge a non sottoscriverle, come rileva anche uno studio IVASS-Università Bicocca: i documenti informativi sono molti e complessi e scritti in un linguaggio tecnico che non risulta chiaro e semplice per la comprensione da parte dei non addetti al settore (e, talvolta, anche dei professionisti)
A un’assenza di vantaggi per i clienti, inoltre, corrisponde un crescente onere burocratico per le compagnie di assicurazioni e per i broker, con un potenziale impatto sul loro lavoro in termini di tempo da poter dedicare alla consulenza e di qualità nel selezionare e offrire prodotti personalizzati per le esigenze di ciascun cliente.
Si tratta di una sconfitta per il sistema che si sarebbe potuta evitare con la cooperazione e il confronto con i broker – stakeholder qualificati con il ruolo di intermediari tra i clienti e il mercato assicurativo, quindi capaci di ascoltare le esigenze di imprese e compagnie – che avrebbe potuto aiutare l’Authority nell’analisi dell’impatto della regolamentazione.
Nella convinzione che la collaborazione con le istituzioni sia la strada giusta per riportare la regolamentazione nazionale nell’alveo dei principi di proporzionalità e di tutela del consumatore che ispirano le norme europee, l’Associazione ha concluso la lettera a IVASS confermando la piena e totale disponibilità a collaborare in uno spirito costruttivo, per la tutela del lavoro dei broker e dei loro clienti.