Una selezione delle principali notizie delle ultime settimane evidenzia alcuni trend del mondo assicurativo e dell’intermediazione: digitalizzazione, rischi connessi al climate change, sviluppi normativi e movimenti dei grandi gruppi assicurativi sono alcuni dei temi da da osservare per comprendere gli sviluppi futuri del mercato.
Sul fronte della digitalizzazione e dei modelli Open Insurance, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Italian Insurtech Association (IIA), rispetto al giugno 2018 (a circa sei mesi dall’entrata in vigore della Psd2) le società non strettamente insurance che avevano venduto polizze in Italia sono aumentate da 23 a 120 unità, con un incremento delle polizze sottoscritte nei 12 mesi precedenti da quota 219mila a 811mila.L’associazione prevede che entro il 2025 gli assicurati tramite il modello Open insurance, basato sulla condivisione dei dati, saranno oltre 8,1 milioni (scopri di più).
Lo scenario assicurativo italiano si è arricchito con due new entry. La start up tedesca insurtech, Clark, è sbarcata in Italia grazie all’acquisizione di Finanzen Grup, fornitore di servizi assicurativi e finanziari di Allianz X, unità destinata agli investimenti digitali di Allianz. L’insurtech, con sede a Francoforte, opera in Germania e Austria servendo un bacino di 450000 clienti e utilizza un App che consente di visualizzare, gestire e acquistare prodotti online e confrontare i prodotti di 70 compagnie diverse (scopri di più). Anche Wefox, unico Unicorn Europeo, arriva in Italia ed è pronto a lanciare sul mercato polizze innovative e mettere a disposizione la propria piattaforma ad altre compagnie. Il fondatore del gruppo, Julian Teicke, ha annunciato di aver ricevuto le autorizzazioni dalle autorità del Liechtenstein, sede di Wefox, per operare in Italia in libera prestazione di servizio, potendo contare sulla collaborazione dello storico broker Italiano Mansutti (scopri di più).
Sul fronte dei rischi legati al climate change, Lloyd’sha recentemente annunciato il lancio di Radicova, un prodotto assicurativo parametrico per i danni causati dai cicloni nelle aree nord dell’Australia. Il nuovo prodotto è guidato da Beazley con il supporto riassicurativo iniziale di AXA XL, Hiscox e RenaissanceRe, tutti membri della DRF presso i Lloyd’s (scopri di più). Del fatto che l’assicurazione sia “l’unico strumento a disposizione degli agricoltori per limitare i danni climatici” ne è convinto Zucchi, Condifesa Bologna-Ferrara: il consorzio opera con 21 compagnie assicurative ed ha oltre un miliardo di euro di valore assicurato per danni alle coltivazioni (scopri di più) In tema di costruzioni, invece, il rapporto globale annuale Allianz Global Corporate & Specialty parla di una “nuova era di rischi” per un settore che, più di altri, sta affrontando la transizione green. La trasformazione rappresenta un’opportunità, con una crescita prevista del 5% annuo fino al 2025, ma fa emergere un vasto numero di nuove esigenze di mitigazione dei rischi e tutela legate, ad esempio, al passaggio a edifici e infrastrutture più sostenibili, all’aumento degli impianti a energia pulita, all’adozione di metodi di costruzione moderni che porteranno cambiamenti radicali nella progettazione, nei materiali e nei processi, oltre alle sfide che riguardano la continuità della supply chain, già oggi sottoposta a una fortissima pressione(scopri di più).
Tra le principali novità sul versante della normativa, l’IFRS 17 relativo ai Contratti assicurativi che prevede l’esenzione dall’obbligo di raggruppamento in coorti annuali. Il regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, entrerà in vigore il 13 dicembre 2021 e le società applicheranno le disposizioni a partire dal 1° gennaio 2023 (scopri di più). Particolare attenzione anche alle polizze unit-linked: la natura giuridica dei prodotti di investimento assicurativi continua ad essere oggetto di un acceso dibattito nell’ambito della giurisprudenza italiana, così come la disciplina applicabile ai medesimi e la conseguente declinazione delle responsabilità che derivano dalla carenza di informazioni al potenziale contraente in sede precontrattuale. Alcune recenti sentenze attinenti a contratti unit-linked emessi da imprese di assicurazioni straniere hanno affrontato questi temi, fornendo interessanti spunti interpretativi (scopri di più).
Da prestare attenzione anche agli ultimi movimenti dei “big” del mercato assicurativo e riassicurativo. De Agostini ha annunciato l’uscita dal capitale di Generali, la cui quota è del 1,4%. La holding ha sottoscritto un derivato dello 0.14%, con scadenza entro il primo semestre del 2022, che le permetterà di mantenere il diritto di voto in previsione dell’assemblea che voterà il prossimo consiglio di amministrazione (scopri di più). Unicredit punta tutto sulla semplificazione e razionalizzazione. Sul fronte polizze, infatti, sta per chiudere il riassetto della joint venture con Cnp Assurances. L’operazione prevede l’integrazione dell’ormai ex Aviva Vita con l’altra alleanza stretta tra UniCredit e la stessa controparte francese, ovvero Cnp UniCredit Vita, dove la banca milanese è al 39%, Cnp al 57% e Cardiff con il 4% (scopri di più).
Infine, sono molto interessanti i dati forniti da Swiss Re che evidenziano una crescita di domanda di copertura assicurativa per le lavoratrici, maggiormente svantaggiate dagli effetti del Covid. Secondo un recente studio, un’adeguata risposta creerebbe una spesa di oltre $ 2000 miliardi (scopri di più).