Da sempre le crisi hanno caratterizzato la storia dell’uomo e nulla fa presagire che in futuro le cose cambieranno. Al contrario, le cause che stanno alla base di situazioni di crisi sembrano divenire sempre più complesse: i cambiamenti climatici provocano catastrofi naturali di dimensioni sempre maggiori, la rete globale dei mercati finanziari fa vacillare l’economia mondiale, la diffusione di nuove pandemie causa cambiamenti radicali e improvvisi a livello globale che mai ci saremmo aspettati.
Ma come affrontare una situazione di crisi e ridurre i rischi che essa si verifichi?
I nuovi rischi e la gestione della crisi
Mentre la crisi interrompe le consuete routine, il rischio agisce secondo altri meccanismi. Per definizione il rischio è la probabilità che si verifichi, in futuro, un evento. Il rischio è un concetto probabilistico, in quanto implica la probabilità che accada un certo evento capace anche di causare un danno a persone o cose. Il rischio, dunque, sottende la possibilità che subentri un pericolo, e si verifica “prima” della crisi.
Quello di proteggersi contro i rischi è uno dei bisogni più antichi e primari per l’uomo.
In origine tra i principali rischi da cui l’uomo sentiva di doversi proteggere vi era sicuramente l’incendio. Le abitazioni in legno delle città le rendevano facili prede del fuoco, in particolare nelle zone ventose e nelle città ad alta densità. Anche eventi naturali erano fonte di timore per la sicurezza dell’uomo: terremoti, eruzioni vulcaniche o inondazioni potevano causare la perdita dei propri beni.
L’avvento della rivoluzione industriale ha visto nascere nuove cause di sinistro e, di conseguenza, nuovi rischi da affrontare oltre agli eventi naturali estremi: crisi sanitarie, sociali, economiche, incendi dolosi o colposi.
A tutto ciò si è aggiunto negli anni un ulteriore nuovo rischio: il rischio climatico. La frequenza dei disastri causati dal cambiamento climatico sul Pianeta è andata sempre più aumentando portando con sé gravi conseguenze in termini di perdite umane ed economiche. In particolare, gli effetti del cambiamento climatico sono considerati causa dell’incremento dei rischi diretti, come alluvioni, siccità, tempeste sempre più frequenti e di maggiore intensità, che vanno a gravare su assets, responsabilità, supply chain e business continuity, ma anche di nuovi rischi indiretti, come cambiamenti normativi, contesto geopolitico, interessi di mercato e requisiti finanziari che rendono necessarie nuove strategie di adattamento.
Fino a qualche mese fa, però, era stato sottovalutato il rischio pandemico che rientra a oggi tra i rischi più temuti. Secondo l’edizione 2021 dell’Allianz Risk Barometer, ai primi posti fra i principali rischi percepiti dalle aziende a livello globale figurano l’interruzione di attività (che ha riscontrato il 41% delle risposte) e lo scoppio della pandemia (con il 40%). Seguono, al terzo posto, i rischi informatici (40%).
E in Italia? Per la prima volta in assoluto nel nostro Paese gli incidenti informatici si classificano come il rischio più importante per le aziende a livello locale. L’interruzione di attività è al secondo posto e rimane una sfida fondamentale, mentre la pandemia entra quest’anno direttamente al terzo posto. Seguono, al quarto posto, le catastrofi naturali (tempeste, inondazioni, terremoti), i cambiamenti nei mercati (volatilità, aumento della competizione/arrivo di nuovi operatori, fusioni e acquisizioni, stagnazione e fluttuazione del mercato) e i cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare (sanzioni economiche, protezionismo, Brexit, disgregazione dell’Eurozona).
Guardando al futuro, la pandemia ha dimostrato come sia sempre più necessario prepararsi a gestire un numero sempre più vasto di rischi che possono essere causa di nuove crisi e di business interruption. Costruire una maggiore resilienza nelle catene di approvvigionamento, nei modelli di business e nella sicurezza informatica, prepararsi preventivamente con un piano strutturato e sistematico di gestione del rischio e testare con esercitazioni pratiche una reazione rapida all’emergenza diventa sempre più fondamentale per la gestione di eventuali nuove crisi future.
La crisi come quotidianità per le società di damage restoration
La gestione della crisi rappresenta per le società di damage restoration la quotidianità.
Garantire la continuità del business a seguito di un evento catastrofico è fondamentale per qualsiasi impresa e per farlo è necessario intervenire con tempestività operativa adottando adeguati provvedimenti. In altre parole, è necessaria una reazione rapida o, ancora meglio, un approccio che permetta di diventare consapevoli dei rischi individuali ancor prima che si verifichi un sinistro. Questo richiede la definizione di un piano d’emergenza, un sistema di gestione della crisi, corsi di formazione, esercitazioni pratiche e attività di consulenza in merito ai piani di recupero.
Quando si verifica un sinistro si innesca una situazione di emergenza, grande o piccola che sia. Spesso il timore e il caos del momento non permettono di mantenere la lucidità e pensare a soluzioni razionali. La prima attività che BELFOR mette in campo nella gestione dell’emergenza è proprio quella di portare la propria esperienza nella gestione della crisi, permettendo al proprio cliente di ritrovare la razionalità necessaria a prendere le giuste decisioni con cui recuperare la propria operatività.
Che si tratti di un’azienda o di un privato, in situazioni di emergenza BELFOR interviene individuando e analizzando insieme al proprio cliente le priorità di intervento e redigendo un programma di lavoro, o cronoprogramma, per definire le operazioni necessarie al ripristino in base alle esigenze individuate dal cliente.
Il coordinamento giornaliero tra i tecnici di cantiere BELFOR e le funzioni di riferimento del cliente consente la condivisione costante dell’avanzamento dei lavori e l’eventuale aggiornamento del cronoprogramma permettendo così al danneggiato di riacquistare il controllo della situazione per ritornare presto alla normalità.
BELFOR Italia: un’offerta di servizi sempre più integrata
Quando si verifica un sinistro si rivela, dunque, la debolezza di una non corretta analisi preventiva dei propri rischi, soprattutto in seguito alle sempre più frequenti micro-calamità, come eventi atmosferici eccezionali, che improvvisamente possono mettere in ginocchio interi distretti industriali. Non raccogliere preventivamente le informazioni necessarie, o non averne di qualificate, aumenta, infatti, il caos e di conseguenza il ritardo con cui si assumono le decisioni più idonee per affrontare la situazione di emergenza nel migliore dei modi.
Proprio per questo BELFOR crede nell’importanza della prevenzione, strettamente legata al lavoro di ripristino, e offre ai propri clienti adeguati servizi preventivi con cui mette a disposizione una rete di assistenza sempre più efficace e performante. Oltre ai servizi di risanamento e bonifica, BELFOR mette in campo ogni giorno la sua esperienza per assistere preventivamente i suoi clienti: dal sopralluogo preventivo di familiarizzazione di luoghi critici e strategici, con cui valutare l’esposizione al rischio dei propri asset, identificare eventuali criticità per diminuire in caso di sinistro i tempi di intervento ed elaborare un piano di risposta all’emergenza, alla formazione in loco sugli scenari di emergenza che, simulando e testando con esercitazioni pratiche ciò che accade in presenza di un sinistro, pianificano le attività che è necessario attuare in situazioni di crisi garantendo così alle aziende una migliore e più efficace gestione del sinistro.
Proprio per ampliare ulteriormente la propria gamma di servizi offerti all’interno dell’intero territorio italiano e allargare le proprie competenze soprattutto nel settore residenziale, a inizio anno BELFOR Italia ha acquisito Quadra, azienda toscana specializzata nell’attività di messa in sicurezza, salvataggio e risanamento di aziende e abitazioni private danneggiate da incendi, alluvioni e calamità naturali, con sede in provincia di Prato.
Dal perfetto abbinamento di know-how, attrezzature e risorse specialistiche di BELFOR e Quadra è nata, infatti, una struttura con maggiore capillarità nel mercato italiano, dotata di conoscenze e competenze tecniche con cui poter offrire ai propri clienti una gamma di servizi sempre più completa.